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Simona Musco - Calabria Ora

"Lo chiamavano Omerthà". Sotto questo slogan Domenico Panetta, artista poliedrico e produttore musicale di Caulonia, rispolvera un'esperienza importantissima per la storia musicale della Locride in primis e della Calabria intera, ovvero il fenomeno "Omerthà", rock band che ha calcato alcuni dei palchi più importanti in Italia negli anni novanta. E lo fa rimettendosi in gioco lui, che di quella band era il frontman e che dopo quell'esperienza ha continuato a vivere e nutrirsi di musica: sono molte le collaborazioni come autore, musicista e produttore, con tanti artisti calabresi di caratura nazionale, come Mimmo Cavallaro, Quartaumentata fino alla sua scoperta, i Marvanza Reggae Sound.

Torna sul palco con un nome d'arte, Domenico Sisto, proponendo nuove canzoni e il meglio del repertorio di una delle rock band più irriverenti del panorama musicale. Il concerto, che avrà luogo questa sera a partire dalle 20 a Catanzaro, in piazza Duomo, coniugherà il gusto per la musica popolare e per la tradizione a suoni all'avanguardia, sintomo di quell'eclettismo musicale attento alle nuove tendenze europee, a cui si affiancano i testi in dialetto calabrese.

Ensemble di musicisti e lo slogan "Lo chiamavano Omerthà".

Insieme a Domenico "Sisto" Panetta musicisti d'eccezione prelevati da altre realtà musicali: Vincenzo Oppedisano alla chitarra (Scialaruga), Peppe Platani al basso (QuartAumentata), Francesco Scordamaglia al sax (Marcello Cirillo) e Federico Placanica alla batteria (Marcello Cirillo). Sul palco, dunque, salirà il gruppo che può essere considerato il precursore della scena musicale della Locride, quello che ha influenzato in maniera diversa quasi tutte le band che oggi sono attive nel comprensorio. Un revival che arriva a oltre 13 anni dallo scioglimento della band, che ha all'attivo due Lp e un singolo: "Importé d'Italie", uscito nel 1995 con l'etichetta indipendente cauloniese "Tharock record", il singolo "Zombi power", uscito nel 1996 con l'etichetta romana "Equipe", mentre l'ultimo disco della band si intitola "Sulinta", uscito nel 1998 con la major "Rti", diventata col tempo "Sony music" e distribuito in tutta Italia. Il fenomeno Omerthà è quello che ha contribuito a esportare il dialetto della Locride in tutta Italia, grazie ai numerosi tour lungo la penisola che si sono succeduti dal 1995 al 1998, calcando i palchi anche di locali storici come "Binario zero", il "Pongo", "L'indiano" e "Il classico", tanto per citarne alcuni.

E poi le aperture dei concerti di gruppi importanti del panorama musicale italiano, come Timoria e Luciferme, vantando "fans" d'eccezione come Piero Pelù e Lindo Ferretti dei Csi. Il punto più alto della loro carriera, risale al 9 maggio 1998, quando gli Omerthà hanno calcato il palco dell'Ariston per Sanremo Rock, con artisti del calibro di Gianluca Grignani, Irene Grandi, Tony Adley degli Spandau Ballet e tanti altri. La loro "missione" finì nel 1999 ma quella filosofia è rimasta viva nella Locride, che ha partorito altri artisti importantissimi, anche grazie alla collaborazione di Domenico Panetta.