La nuova avventura di Domenico Sisto & Omerthà Music Clan parte dalla piattaforma musicale più grande del mondo, iTunes, dove a partire da oggi sarà possibile acquistare "Nu jornu", primo singolo di un disco ancora senza titolo, le cui tracce sono rigorosamente top secret.
Lui, il cantautore rock di Caulonia, ti aspetta col sorriso sornione nel suo "6 sul Dado Record Art Studio", luogo dove la sua nuova creazione musicale è nata. La domanda, una volta messo piede in quel luogo in cui si respira musica, è d'obbligo: «Parlami della tua canzone». Ma la risposta non te la aspetti, specie se non sai con chi hai a che fare. «Parlamene tu», dice. E così partono quelle note: un pezzo che ti prende allo stomaco e ti fa venir voglia di correre davanti allo specchio - giusto per citarlo un po' -, per guardarti in faccia ma con occhi diversi. Quelle chitarre, mescolate nelle giuste dosi a basso e batteria, ti danno la sensazione di una speranza dettata dall'esperienza, quella che ti trascina e tira fuori quella parte di te che a lungo hai ignorato. Una canzone musicalmente impeccabile, che ricorda le sonorità care ai fan dei Marlene Kuntz, con qualche accento british qua e là.
Nuovo singolo e nuova avventura per gli Omerthà Music Clan e il cantautore di Caulonia.
Il pezzo anticipa l'uscita del videoclip firmato da Alfonso Pezzaniti ed è stato prodotto da Massimo Bonelli, general manager della Cni Music, storica etichetta romana. «Da quando conosco Domenico - ha affermato Bonelli - ho sempre percepito in lui una sensibilità non comune. È capace di una sincerità disarmante e di comunicare emozioni e pensieri con un linguaggio semplice e diretto, come solo i grandi compositori sanno fare. Aspettavo da anni che mi chiedesse di lavorare ad un suo album solista, e quando mi sono accorto che i suoi tempi per realizzarlo erano maturi per me è stato naturale affiancarlo ed indirizzarlo verso le scelte artistiche ed estetiche che più si addicono alle sue canzoni. Trovo che questo suo disco d'esordio sia un piccolo capolavoro - aggiunge -, un album che riesce a racchiudere e riassumere tanto il sapore ed il colore della Calabria che le sonorità del rock middle-europeo. Un album che credo potrà essere seminale anche per molti artisti che verranno e che dimostra come sia possibile contaminare fortemente eppure credibilmente le proprie radici culturali con generi musicali apparentemente lontani». Già, perché Domenico Sisto il suo rock, così come ai tempi della storica band Omerthà, lo canta in dialetto, senza rinunciare alle sonorità che più gli piacciono. Un lavoro confezionato anche grazie alle sapienti mani di Matteo Cantaluppi, che ha mixato il disco nel suo "Tempel Studio" di Berlino, nei quali sono finiti gli album di artisti come Francesco Renga, Jovanotti, Peu Meurray e Paolo Benvegnù, giusto per citarne alcuni.