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Gianluca Veltri

AVETE mai sentito il rock cantato in calabrese? Non quello venato di etnico del primo Parto delle Nuvole Pesanti, o esperienze ibridate con folk, pop, cantautorato, combato world music: intendiamoci proprio ROCK. Ebbene, c'è un signore di Caulonia di nome Domenico Panetta, in arte Domenico Sisto, che con la sua band, la Omerthà Music Clan, canta la Calabria in calabrese con suoni elettrici e un approccio hard-rock, dando luogo a un cocktail particolare, una sorta di strabismo uditivo. Lo faceva prima con la band che ora lo accompagna, della quale era il frontman. Ora è uscito il primo album a suo nome, dal titolo "U Tempu rallenta" (CNI Music).

Schitarrate e elettricità, nelle undici tracce di un disco che fa rumore, ad alto wattaggio, aperto dal singolo "Nu Jornu" in puro stile U2. Domenico pennella la sua Calabria come nel pezzo "Da dove vengo io", un manifesto programmatico, uno dei pochi in italiano, nei quali si canta: "Da dove vengo io vengono le Miss Italia/ vengono le tarantelle/ vengono le maxioperazioni alle famiglie/ i grandi magistrati/ i grandi sequestrati/ vengono a bere gli amari dei capi". Anche se in due brani è ospite Mimmo Cavallaro dei Taranproject, non vi aspettate tarante o riturnelle, ma un rock duro, molto melodico, passionale, per sonorità fiammeggianti: piu tenebrose in "L'amuri tradiatturi"; romantiche e aperte in "Sono qui", in odore di Negramaro, come anche "Nel mondo di Michele".E' un tambureggiante muro del suono, quello messo su dall'Omerthà Music Clan: Francesco Dimasi(basso), Vincenzo Oppedisano (chitarra), Federico Placanica (batteria). Scherzano coi santi, i ragazzi, coniugando in dialetto jonico persino i Beatles di "All You Need Is Love", che diventa, non senza un senso di vertigine per l'ascoltatore, "Vogghiu sulu amuri". La lunga title-track che chiude il disco, "U tempu rallenta", è l'epico atto d'amore per una terra irrimediabile, amata senza scampo: "Senza stu suli nun pozzu cantari/ senza stu celu nun pozzu volari/ luntanu i sta terra pozzu sulu moriri/ luntanu i stu mari pozzu sulu annegari".

Il disco, registrato al "6suldado recordartstudio" di Caulonia e mixato al "Tempel Studio" di Berlino da Matteo Cantaluppi, è stato prodotto da Massimo Bonelli, general manager dell'etichetta romana CNI Music, che è il primo tifoso di Domenico Sisto. Fitto tour, per ora prevalentemente calabro, che toccherà Villa San Giovanni, Gioiosa, Siderno.